Webseite (3)

Il caso Tun­do: non si è impa­ra­to nulla

Per cir­ca 250 alun­ni disa­bi­li, lun­edì prossi­mo rico­min­cerà l’attesa: arri­verà l’autobus che dov­reb­be port­ar­li a scuo­la? L’azienda tren­ti­na Alpin Bus, che ha vin­to la gara d’appalto, non è anco­ra pron­ta a par­ti­re, secon­do l’associazione per per­so­ne con disa­bi­li­tà adla­tus. Con gran­de impeg­no, dedi­zio­ne e inve­s­ti­men­ti, negli ulti­mi anni ques­ta asso­cia­zio­ne era rius­ci­ta a far ripar­ti­re il ser­vi­zio, ma ora è arri­va­to il col­po di gra­zia con la per­di­ta del cont­rat­to per il tras­por­to degli alun­ni con disa­bi­li­tà. Per il Team K, la situa­zio­ne dimos­tra che l’amministrazione pubbli­ca non ha impa­ra­to nulla dag­li erro­ri com­mes­si ai tem­pi del caso Tundo.

“Il caso Tun­do pare ripe­ter­si: un ribas­so del 35% ha escluso l’associazione adla­tus e il con­sor­zio Easy Mobil dall’appalto per il tras­por­to sco­la­s­ti­co degli alun­ni disa­bi­li, che sarà asseg­na­to a una socie­tà che non è alto­ate­si­na e che non ho mai sen­ti­to nomi­na­re. I cri­te­ri di gara e di aggiudi­ca­zio­ne van­no rivis­ti: qual­cu­no dovrà spieg­ar­mi come si può garan­ti­re la qua­li­tà con un ribas­so del 35% e per favore”, com­men­ta cri­ti­ca­men­te il con­si­glie­re pro­vin­cia­le del Team K Alex Plo­ner.

La flot­ta del con­sor­zio adla­tus-Easy Mobil com­pren­de 60 vei­co­li. Dal 2019 for­nis­ce il ser­vi­zio di tras­por­to per alun­ni con disa­bi­li­tà e altri viag­gi per con­to del­le comu­ni­tà com­pren­so­ri­a­li. I vei­co­li sono dota­ti di aus­i­li per sali­re a bordo (piat­ta­for­me mobi­li o ram­pe di sol­le­va­men­to), spe­cia­li ancorag­gi al pavi­men­to e cin­ture di sicu­rez­za aggiun­ti­ve. Il ser­vi­zio è inolt­re prest­a­to da autis­ti for­ma­ti. Il fat­to che per ques­to ser­vi­zio sia importan­te anche la capa­ci­tà di comu­ni­ca­re nella pro­pria lin­gua mad­re è un fat­to da non sottovalutare.

“La cosa peg­gio­re è che i geni­to­ri non sono sta­ti affat­to infor­ma­ti, han­no appre­so la noti­zia dal­la stam­pa e ora sono legit­ti­ma­men­te preoc­cu­pa­ti. In par­ti­co­la­re, i geni­to­ri che lavor­ano dipen­do­no dal fat­to che i traspor­ti fun­zio­ni­no in modo affi­da­bile e l’ansia di sape­re se tut­to andrà bene è rico­min­cia­ta, anco­ra una vol­ta”, dice Maria Eli­sa­beth Rie­der, che è sta­ta contat­ta­ta da geni­to­ri preoccupati.

“Ricordo gli autis­ti del pre­ce­den­te for­ni­to­re del ser­vi­zio che non cono­sce­va­no la zona, gli sti­pen­di che non veni­va­no paga­ti o che veni­va­no paga­ti trop­po tar­di, le pes­si­me con­di­zio­ni di alcu­ni vei­co­li e la man­can­za di bilin­gu­is­mo tra il per­so­na­le. Ora che le cose stan­no tornan­do a fun­zio­na­re, le vec­chie preoc­cu­p­a­zio­ni e i dis­agi del­le per­so­ne coin­vol­te ris­chia­no di tornare. Chi si assu­merà la responsa­bi­li­tà se la prossi­ma set­ti­ma­na i pro­ble­mi nel ser­vi­zio di tras­por­to sco­la­s­ti­co per le per­so­ne con disa­bi­li­tà rico­min­ceran­no? Non è e non dov­reb­be esse­re ques­to il modo di trat­ta­re le orga­niz­za­zio­ni che svol­go­no anche mol­to lavoro socia­le su base volon­ta­ria. Riba­dis­co: i cri­te­ri di assegna­zio­ne dei cont­rat­ti e la leg­ge sul­le gare d’appalto devo­no esse­re rivis­ti con urgen­za”, con­clude Alex Plo­ner.

Condividi post

Rimani aggiornato con la mia Newsletter!

Per la mia newsletter uso il servizio Newsletter2Go. La newsletter è in lingua tedesca. Per favore leggete la protezione dei dati.